“Il Palermo visto dai tifosi”, parola a Paolo: «Emozionante la vittoria di Genova, contro il Pescara ci giochiamo la salvezza. Il mercato…»

Nuovo appuntamento con la rubrica targata Ilovepalermocalcio “Il Palermo visto dai tifosi”. Oggi parola a Paolo Di Lorenzo, tifoso rosanero sin dalla tenera età di sette anni, che ha commentato ai nostri microfoni il momento in casa Palermo. Ecco le sue parole:

Ti aspettavi questa vittoria a Genova?

«Assolutamente no. Prevedevo l’ennesima sconfitta, poi leggendo la formazione speravo almeno in un pareggio, ma ero comunque pessimista».

Con Corini qualcosa sembra essere cambiato. Cosa pensi del ritorno del «Genio»?

«Ha portato innanzitutto entusiasmo, poi sicuramente ha lavorato sulla testa dei calciatori. Non tutti gli allenatori avrebbero portato la squadra sotto la curva dopo la sconfitta col Chievo. Tecnicamente ha poco a disposizione, perché la squadra rimane quella che è. Ma speriamo che il mercato di Gennaio gli porti materiale importante».

Giovedì scontro diretto contro il Pescara. Pensi che i rosa possano finalmente sfatare il tabù Barbera?

«Me lo auguro, anche perché la salvezza dobbiamo costruircela in quello che una volta era un incubo per gli avversari».

Appunto, il Barbera un tempo era un fortino inespugnabile. Come ti spieghi questo score negativo in casa quest’anno?

«Eh, sinceramente non capisco neanche io. Anche perché la squadra è sempre incitata dalla tifoseria nonostante tutte le sconfitte. Col Chievo per esempio, la curva ha cantato per 90’ e gli ultras hanno pure applaudito l’impegno».

Ci credi nella salvezza?

«Credo in Corini…».

Cosa ti aspetti dal mercato di gennaio?

«Almeno cinque acquisti mirati: due difensori, un centrocampista e due punte. Tutti possibilmente che conoscano il campionato italiano. Ma non credo che Zamparini faccia un mercato del genere».

Parliamo di te: com’è nata la tua passione rosanero?

«Beh, la mia passione rosanero inizia nel 2002, all’età di 7 anni mio padre mi portò allo stadio e nonostante capissi poco, quando vidi quello stadio gremito, in serie B, con quel boato che ti arrivava dalla Nord, non ho fatto altro che rabbrividire. Non dimenticherò mai la gioia della prima promozione, le lacrime di Roma nel 2011, la delusione della retrocessione e la risalita con mister Iachini in panchina. Emozioni che solo questa squadra può darmi. Le ultime lacrime domenica scorsa, con quella vittoria in rimonta in un campo dove aveva perso pure la prima corazzata del campionato».

A proposito di questo, c’è una partita nella storia rosanero che ti è rimasta più nel cuore?

«In realtà ce ne sono tante. Dalla sfida col Lecce in serie B, alla partita con la Triestina; il derby con la tripletta di Pastore, o il 5-0 sempre contro il Catania; la semifinale di Coppa Italia col Milan o il 4-4 in casa dell’Inter. Ma quella che mi fece emozionare di più fu in realtà un altro derby: con un “signore” che segna il rigore e va ad abbracciare il suo portiere che poco prima aveva fatto una papera colossale sotto la Nord. L’emozione più grande è vedere il CAPITANO della propria squadra che con un piccolo gesto fa calmare un ambiente intero, tranquillizza un compagno giovane e ti porta per mano a vincere il derby. Chapeau, Eugenio Corini!».

Una gara invece che vorresti dimenticare?

«Palermo-Catania 0-4».

Un pronostico per Palermo-Pescara?

«Non mi va di pronosticare, anche per scaramanzia. Ma vorrei cogliere l’occasione per dire ai tifosi di incitare la squadra fino al 90′. Forza Palermo sempre!».