“Il Palermo visto dai tifosi”, parola a Marco: «Caso nazionali? Non siamo la Juventus. Cessione? Solo Zamparini sa la verità»

Anche questa settimana torna la rubrica “Il Palermo visto dai tifosi” targata Ilovepalermocalcio, uno spazio dedicato ai tifosi rosanero per esprimere la propria opinione. Oggi la parola viene data a Marco Provenzano, studente universitario e sostenitore dei colori rosanero da anni. Ecco le sue parole rilasciate ai nostri microfoni:

La prossima partita si giocherà contro il Foggia. Come vedi questa trasferta?

«La prossima partita contro il Foggia è piena di incognite. Non bisogna sottovalutare la formazione pugliese che, pur essendo una neo promossa, è una valida squadra. C’è però da dire che nelle prime tre partite ha raccolto solo 1 punto incassando parecchi gol da Pescara e Avellino (indice di poca solidità difensiva) e la partita contro il Palermo potrebbe essere un importante trampolino di lancio per la squadra di mister Stroppa».

Cosa ne pensi del “caso nazionali” che ha tolto e toglierà al Palermo 8 titolari su 11?

«Il “caso nazionali” è vergognoso. Il danno che si viene a creare è evidente. Non capisco perché non si possano rinviare le partite che vengono spostate per molto meno. Non so, forse valiamo meno di altre squadre, vedi la Juventus nel 2006…».

Come valuti l’operato di Tedino ad oggi?

«Tedino sta facendo un buon lavoro. Ha preso una squadra retrocessa dalla serie A con un gruppo sgretolato e allo sbando, capitanato da un mercenario che “chiedeva il pizzo” per l’ipotetica salvezza, ovvero aumento del premio salvezza (si riferisce a Diamanti, il quale ha comunque smentito questa voce, ndr). Sta cominciando a dare un’identità alla squadra e uno stile di gioco, lavoro palesato durante la prima partita contro lo Spezia che la scorsa stagione, con gli stessi giocatori, è stata un disastro con l’amaro finale ai rigori. C’è ancora tanto da lavorare sopratutto sul reparto difensivo e, a parer mio, bisogna trovare un regista da mettere davanti la difesa, ruolo di cui Jajalo non è all’altezza, per riuscire a raggiungere la promozione e levarci qualche soddisfazione».

Chi pensi potrà essere il giocatore decisivo nella rosa del Palermo?

«Ad oggi penso subito a Coronado per quello che ci ha fatto vedere in campo, ma non bisogna sottovalutare Nestorovski».

Quali squadre secondo te sono le favorite alla promozione in serie A?

«Il campionato di serie B è lungo. Secondo me potremmo cominciare a farci un’idea verso febbraio. Comunque oltre al Palermo, le candidate alla promozione potrebbero essere Empoli, Frosinone, Parma o Venezia, Carpi e Perugia».

Come valuti il calciomercato estivo del Palermo?

«Il Palermo ha fatto calciomercato dentro casa, riuscendo a far rimanere calciatori come Nestorovski e Rispoli. Splendidi acquisti Coronado e Bellusci. Note positive anche da Gnahoré, ma il tempo ci darà tutte le risposte. Secondo me manca un regista davanti la difesa che prenda il posto di Jajalo, uno alla Maresca o Liverani per non andare troppo lontano, e un portiere degno di questo nome. Mercato che raggiunge la sufficienza».

Cosa ne pensi della contestazione contro Zamparini e della possibile cessione del club?

«Io della contestazione verso Zamparini non capisco una cosa: perché non andare allo stadio? Perché questo rifiuto da parte dei tifosi di andare a sostenere la squadra? Certo che lo stadio dell’Arsenal è sempre pieno pur odiando Wenger e incitandolo ad andare via. Detto questo non sto difendendo Zamparini dato che la colpa di questo clima così teso è solamente la sua; se non esonerasse 10 allenatori l’anno, se i soldi delle plusvalenze venissero reinvestiti in altri giocatori (vedi Napoli, Torino e Sassuolo), se non si sentisse un luminare del calcio che tutto quello che dice lui è legge sacrosanta e inderogabile, ci sarebbe un clima totalmente diverso. A mio parere la retrocessione dello scorso hanno è stata pilotata da lui per prendere il paracadute, così come ha fatto un mercato quasi sufficiente per puntare alla promozione, in teoria, subito e per aumentare il valore della società e venderla al miglior offerente. Non credo quando dice che i 25 milioni servono per gli ingaggi e non credo nemmeno che venderebbe il Palermo a 0 €. Riguardo alla cessione del club sono amareggiato. Troppe volte è arrivata gente a Palermo che si dipingeva salvatore della patria e prometteva di vincere lo scudetto. Non dimentico i finti sceicchi, non dimentico la cordata cinese, non dimentico Cascio, la famiglia Viola, e soprattutto non dimentico Baccaglini che la scorsa stagione ha contribuito a rendere il Palermo ancora di più una barzelletta. Dunque la cessione è un tema che va preso con le pinze e l’unico che qui sa realmente qualcosa è il patron friulano».