“Il Palermo visto dai tifosi”, parola a Giovanni: «Baccaglini, almeno tu non illuderci! Salvezza non sarà facile, ma…»

Torna l’appuntamento settimanale con la rubrica “Il Palermo visto dai tifosi” targata Ilovepalermocalcio. Protagonista odierno è Giovanni Sancarlo, tifoso rosanero doc da molti anni in Friuli per lavoro, che ai nostri microfoni ha commentato le ultime vicende in casa Palermo raccontandoci anche la vita di un tifoso “fuori sede”. Ecco le sue parole:

Paul Baccaglini è il nuovo presidente, cosa ne pensi?

«Sinceramente al primo impatto sono rimasto sorpreso, perché lo conoscevo come personaggio televisivo e radiofonico, certamente non in veste di investitore finanziario. Però non voglio fermarmi all’apparenza e spero che sia un buon presidente per il mio Palermo e che abbia tutta l’intenzione e soprattutto le risorse economiche da investire nella squadra e non solo».

Cosa ti aspetti da questo nuovo presidente?

«Innanzitutto spero presenti un progetto serio e soprattutto veritiero senza illudere i tifosi, già troppo ingannati e delusi dal suo predecessore. Poi mi auguro che abbia la volontà di fare bene per riportare il nostro Palermo ai livelli calcistici che merita, per la tifoseria e per la città tutta».

Zamparini resta come consulente, secondo te è un bene o un male?

«Personalmente penso che sia un male tenerlo come consulente. Per carità, ha dato tanto al Palermo e gliene va dato atto. Ma allo stesso tempo ha anche tolto tanto, quindi preferirei che uscisse definitivamente di scena al più presto».

Il ricordo più bello dell’era Zamparini?

«A parte la storica promozione in A dopo 31 anni, difficile non citare la finale di Coppa Italia poi persa contro l’Inter. Purtroppo, aggiungerei».

Il più brutto?

«Sicuramente gli ultimi anni dell’era Zamparini ne sono pieni di momenti brutti, basti pensare alla retrocessione del 2013. Tra menzogne, illusioni ed investimenti sbagliati. Ma più che all’era Zamparini, personalmente un ricordo brutto che mi porto ancora dietro risale a molti anni prima. Ovvero la sciagurata radiazione del 1987 che ho vissuto sulla mia pelle di tifoso rosanero. Essendo già al nord in quei tempi lì, vi lascio immaginare la mia sofferenza».

Parlando della squadra, anche a Torino ha perso in rimonta. Cosa non funziona?

«Purtroppo l’inesperienza e il basso livello tecnico della squadra continua a penalizzarci. Per l’ennesima volta quest’anno abbiamo perso una partita in rimonta per colpa di errori individuali».

Come vedi la lotta salvezza? Ci credi?

«La matematica ancora non ci condanna, di conseguenza la speranza è viva più che mai. Sappiamo bene che non è per nulla facile rincorrere una rimonta che sarebbe storica. Ma sinceramente non vedo nella squadra attuale quella cattiveria e quella determinazione chi deve salvarsi ad ogni costo».

Parlaci di te, da quanto sei un tifoso rosanero?

«Sono un tifoso rosanero sin da bambino. Il fatto di vivere lontano dalla propria terra, in Friuli, rende il tuo essere tifoso più viscerale. L’amore per il Palermo è qualcosa che viene dal cuore. Inoltre è anche un motivo in più per sentirmi fiero e orgoglioso delle mie origini».

In chiusura, vuoi dire qualcosa al nuovo presidente del Palermo?

«Rivolgo un grosso in bocca al lupo a Baccaglini, spero riesca a lavorare bene e soprattutto con passione nella speranza che possa riportare in alto i colori della nostra città, anche per chi come me vive fuori dalla Sicilia. Forza Palermo!».