Giornale di Sicilia: “Tagli e mercato, da giugno comincia a ricostruire. La rosa attuale sarà smantellata”

“Festeggiare un nuovo corso retrocedendo: il Palermo rischia di prendersi anche questo «lusso», un ritorno al purgatorio che segna la fine di un’era e l’inizio di una fase che deve portare alla risalita. Paul Baccaglini sa di poter bagnare la prima partita da proprietario del Palermo nello stesso giorno che potrebbe segnare il definitivo ritorno in Serie B. Se la sfida interna con la Fiorentina vedrà i rosa uscire dal «Barbera» senza punti, la matematica non darà più alcuno scampo alla squadra di Bortoluzzi. Non che Baccaglini ci creda più di tanto. Perché ormai la ripartenza
dai cadetti è praticamente una certezza ed è giusto pensarla cosi in modo da programmare subito tutto il lavoro da svolgere nel nuovo campionato. C’è una rosa da smantellare e da creare ex novo, con pochi elementi
da salvare. Rispoli e Nestorovski sono i due pilastri da cui si intende ripartire, i giovani promossi dalla
Primavera negli ultimi anni (Lo Faso, Pezzella, i rientranti Bentivegna e La Gumina) sono altri elementi da mantenere in organico sfruttando il «liberi tutti» per gli under 21 nella lista da presentare in Serie B. Il resto tutto un’incognita. Cosi com’è un’incognita il campionato Stesso e basta vedere la stagione attualmente in corso
tra i cadetti: il Verona schiacciasassi a fare la spola tra secondo e terzo posto, il Frosinone idem, le big rinforzate dal mercato (Bari su tutte) non pervenute e la Spal in vetta alla classifica per lanciare un trio di matricole terribili che vede Benevento e Cittadella in zona playoff. Difficoltà che il Palermo non deve sottovalutare, morivo per cui
il mercato sarà una tappa fondamentale e le prossime cinque partite di campionato diventano automaticamente il banco di prova definitivo per chi è ancora incerto se restare in mezzo alle macerie o meno. Cinque gare senza più nessun obiettivo e con la sola necessità di mettere alla prova le incognite. Facciamo sei, considerando la prestazione terrificante di domenica scorsa contro la Lazio, in cui però Bortoluzzi ha effettivamente fatto delle prove fuori dal contesto. Con ancora tre partite da giocare davanti al proprio pubblico, sarebbe comunque il caso di non esagerare con gli esperimenti. Magari trovare un equilibrio tra il testare chi può ancora rimanere in squadra e l’affrontare a testa alta gli ultimi passi verso la retrocessione sarebbe il compromesso giusto per non rendere ancor più doloroso il cammino verso la Serie B. Un cammino intrapreso da tempo e nel quale Baccaglini si è trovato catapultato senza il potere di cambiare le sorti del Palermo. Ci ha provato e ci ha anche creduto, ma di fatto le speranze erano ridotte al lumicino sin dal giorno del suo arrivo. Adesso l’unica cosa che può fare è rimboccarsi le maniche e scavare tra le macerie, quelle che da adesso sono di sua proprietà. Sarà lui a decidere chi tenere al suo fianco per scavare insieme e sceglierà lui le nuove braccia da mettere li, in ginocchio tra i calcinacci. per ricostruire qualcosa di buono. Perché il castello è crollato, rimane in piedi solamente l’ultimo muro. Quello che, con ogni probabilità crollerà domenica. Proprio nel giorno in cui quel castello sarà ufficialmente di proprietà di Baccaglini” Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.