Giornale di Sicilia, Brandaleone: “Retrocessione non programmata, ma si rischia fallimento sportivo…”

“Sembra evidente dagli interventi al «Bar dello Sport» che il popolo rosanero teme non solo la retrocessione in Serie B ma anche un nuovo fallimento del club. Molti ricordano la dolorosa radiazione del 1986 per debiti. Prendiamo spunto da un paio di interventi durante la trasmissione di ieri mattina. Rileviamo intanto che c’é sempre chi attribuisce ai giornalisti responsabilità fuori dalla loro portata. Le trasmissioni televisive sono in italiano per chi le vuole ascoltare. Gli articoli sono li. Basta leggerli. Tanto che i principali organi di stampa locali non sono proprio nel cuore del presidente rosanero. Il timore del fallimento paventato da Gigi Valguarnera, a nostro parere e scarsamente fondato. AImeno non tecnicamente. Perché un fallimento ha effetti di legge ben precisi. Chiudere un’azienda non come dimettersi da una carica pubblica. Vanno portati i libri in Tribunale, vengono spulciati i conti, sono passate ai raggi X tutte le operazioni con i relativi passaggi di denaro per capire se si agito con frode. Insomma, il fallimento espone l’azienda fallita e i suoi amministratori a grossi rischi anche in sede penale. Siamo certi che Zamparini non ha nulla da temere ma siamo altrettanto certi che eviterà in ogni modo che un giudice più o meno tifoso un giorno gli possa porgere domande imbarazzanti. Del resto neppure il Venezia è tecnicamente fallito, Zamparini lo regalò a Dal Cin dopo avere trasferito tutti i giocatori al Paler-mo. Il rischio vero è quello di un fallimento sportivo, ovvero di un ridimensionamento senza ritorno. Come accaduto al Bari, al Perugia, come accadde al Bologna che restò tanti anni senza Serie A, come sta accadendo al Catania. Perché è evidente che l’attuale club non ha le risorse per affrontare gli investimenti necessari per un eventuale campionato di B. Senza i diritti televisivi il Palermo oggi non ha valore, in B tutto il suo patrimonio sarebbe costituito dal cosiddetto «paracadute» che vale solo per un anno. Avendo ceduto tutti i migliori calciatori il Palermo in Serie B è una scatola vuota. Per questo sosteniamo che il patron non ha alcun interesse a retrocedere, se così fosse avrebbe tenuto in panchina De Zerbi con la certezza di centrare l’obiettivo. […]. Però ormai tutti a Palermo hanno capito che il ciclo Zamparini è finito, come finiscono tutti i cicli. Quello che non chiaro cosa riserverà il «dopo». Una nuova primavera o un inverno senza fine? Molto dipenderà dall’esito di questo torneo. […]”. Questo scritto dal giornalista palermitano Carlo Brandaleone sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.