Gazzetta dello Sport: “Rifondazione del Palermo. Serve ripartire da Rispoli. La serie B la conosce molto bene”

L’importanza di chiamarsi …Andrea. Sì, Andrea Rispoli, uno dei pochi che ha provato a dare un senso di dignità alle proprie prestazioni in una squadra che squadra non è, perché costruita con giocatori di poca personalità, molti al debutto in Italia e quindi senza un percorso in A. Non è un caso che l’esterno di Cava dei Tirreni, proprio nella stagione peggiore abbia segnato oltre al suo primo gol in Serie A, addirittura cinque reti condite dalla sua prima doppietta nel massimo campionato. Lui che goleador non è, come a voler evidenziare la pochezza della rosa.

SUPERSTITE Come non è nemmeno un caso che Rispoli sia uno degli ultimi superstiti di quella vecchia guardia composta da Sorrentino, Vitiello, Maresca e Gilardino, che l’anno scorso si ribellò ai diktat presidenziali tutti a favore dei giocatori provenienti dall’Est, perché non voleva retrocedere. Purtroppo di quella banda di uomini veri, lui è uno degli ultimi sopravvissuti. Peccato che non ci siano stati undici Andrea Rispoli in questo Palermo, probabilmente l’epilogo sarebbe stato diverso, simile alla impennata avuta dal Crotone. Il nuovo Palermo dovrebbe ripartire da lui, in una B che conosce molto bene per averci giocato con Brescia, Padova, Sampdoria e Ternana. Serviranno giocatori col suo temperamento e le sue caratteristiche. La nuova società, che il 30 aprile rileverà il pacchetto azionario del club rosanero, dovrebbe porsi l’obiettivo di ricostruire la squadra attorno a chi ha più volte portato la fascia di capitano con grande senso di responsabilità. Perché di giocatori così non ce ne sono molti in giro, soprattutto nel suo ruolo.

FEELING Sempre che Rispoli abbia voglia di restare ancora in rosanero dopo due stagioni devastanti sul piano mentale e fisico, con una retrocessione evitata all’ultima giornata e una meritata e probabilmente certificata già con quattro gare di anticipo (cioè domenica con la Fiorentina). Il terzino ha ancora due anni di contratto, ma molto dipenderà dalle motivazioni che comportano un campionato cadetto dopo avere raggiunto la Serie A da poche stagioni. Anche perché le sue prestazioni negli ultimi anni non sono passate inosservate, sono diversi nel massimo campionato gli estimatori di Rispoli. Una lista di pretendenti alla quale si è aggiunta anche la Lazio, insieme al Genoa, Fiorentina e Sporting Lisbona, anche se fino a qualche giorno fa il Grifone sembrava il più avanti sul giocatore. Rispoli e Nestorovski sono senza dubbio gli unici due elementi della rosa del Palermo a poter avere un mercato a fine stagione. Baccaglini e la sua nuova dirigenza dovranno capire se sarà meglio vederli per monetizzare, oppure rifondare la squadra che dovrà tentare il ritorno nel calcio che conta con uomini che possano diventare dei trascinatori in Serie B. Se è vero che dietro Baccaglini ci sono grossi investitori, trattenere Rispoli non dovrebbe essere un grosso problema. Quel che è sicuro è che il Palermo in futuro ha un disperato bisogno leader“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.