Gazzetta dello Sport: “Palermo, finali da infarto. Corini: «Mancato un centimetro, bisognava chiudere la gara»”

“La beffa finale, che lascia il sapore dell’incompiuta, al termine di una gara che il Palermo aveva messo in discesa, ma che non ha saputo portare in porto, a causa di una leggerezza, col rigore procurato sui titoli di coda da Gonzalez. Il Barbera continua a non vedere vittorie, ma soluta il primo punto interno. Sarebbe potuto essere un Natale migliore, una vittoria avrebbe corroborato il morale e soprattutto avrebbe ridotto a due punti il distacco dall’Empoli, prossimo avversario dopo la sosta. La svolta definitiva non arriva, sarebbe servita dopo la grande vittoria col Genoa. Questa volta per Corini i cambi non hanno inciso come a Marassi, dove era stata cambiata l’inerzia per una rimonta che sembrava insperata. IN CRESCITA C’è da lavorare ulteriormente sull’attenzione per tutti i 90 minuti. «La partita quando non riesci a chiuderla è sempre aperta, avevo delle situazioni da gestire in difesa con giocatori non al meglio: comunque, abbiamo provato a vincere e ci siamo arrivati a un centimetro – dice il tecnico Eugenio Corini –. Purtroppo, poi abbiamo visto i fantasmi e non siamo riusciti a centrare la vittoria. Credo tantissimo nella salvezza, la delusione è tanta, ma se sviluppo i 20 giorni di lavoro, 4 punti in 4 gare è una media superiore a quella precedente. La squadra era col morale sotto i tacchi, invece abbiamo riacceso la luce della speranza. Questo deve essere il filo conduttore. La squadra ha dato grandi segnali». LA PRESTAZIONE Sulla stessa lunghezza d’onda anche Alessandro Gazzi. «Dobbiamo concentrarci su quella che è stata la prestazione – dice –. Dispiace non aver vinto, ma l’impegno non è mancato, Abbiamo dato continuità alla vittoria di Genova e dobbiamo lavorare su questo. Sappiamo che è un campionato lungo e duro. I gol presi all’ultimo? Sappiamo che ci dobbiamo lavorare, a Genova li abbiamo fatti noi, questa volta ci è andata male». Quattro punti in due partite, forse a pensarlo prima c’era da mettere la firma. «Io avrei messo la firma sul tipo di prestazione che abbiamo sfoderato in queste due gare. Abbiamo messo tantissimo impegno e questa è la strada da perseguire per venirne fuori». E’ stato tra i più positivi, ha raccattato palloni, vinto contrasti e si è inventato anche regista. «Francamente non mi soffermo sulla prova personale – continua Gazzi – . A me interessa quella del gruppo, perché le partite si vincono in 25. La vittoria col Genoa lo ha dimostrato, perché chi è entrato ci ha portato alla successo»”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.