Gazzetta dello Sport: “Palermo di rigore. La Gumina illumina. Travolto l’Avellino”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha analizzato il match vinto ieri dal Palermo contro l’Avellino. Ecco quanto si legge: “La risposta è La Gumina. Con tre punti esclamativi. Fuori dal tunnel (quattro gare senza vincere) col carattere dei giorni migliori, le prodezze del giustiziere dell’Avellino e la disciplina tattica di un Palermo in campo perfino con tre «picciotti» palermitani nella ripresa: il biondo attaccante, Accardi e Fiordilino, non succedeva dai tempi dell’Europa League con Delio Rossi in panchina (dicembre 2010). E così, con un tris travolgente, i siciliani confermano la prenotazione sul treno lanciato verso la Serie A, vanno a dormire a quota 63 tenendo il passo del Parma 2° in classifica, in attesa della sfida di domani tra il Frosinone e l’Empoli. CORONADO OVUNQUE Una partita che i rosanero, privi di Nestorovski, Jajalo e Gnahoré, interpretano alla costante ricerca del gol. E quella palermitana sembra per lunghi tratti del match una macchina da gioco frizzante, che pare essere stata troppo compresa in bottiglia tanto furiosamente sgorga nei primi minuti con le bollicine di calcio di Coronado, schierato stavolta sulla linea dei centrocampisti, ma libero di sganciarsi e partire da lontano per dare meno punti di riferimento agli avversari. Il primo rigore  a favore è la conseguenza: vistosa trattenuta in area di Morero su Rispoli e il numero 10 brasiliano dal dischetto non sbaglia. Gli irpini reagiscono e riprendono coraggio con Molina, che si mangia però un gol da fame atavica al 15’, e proprio dal quarto d’ora in poi Foscarini comincia a muovere le sue pedine dalla trequarti in su, avanzando Gavazzi alle spalle di Ardemagni e alternando in fascia lo stesso Molina e Vajushi. I rosanero arretrano il baricentro e soffrono pure: al 37’ è Rajkovic (un potenziale nuovo Skriniar…) a salvare sulla linea sul colpo di testa di Ardemagni – uscita a vuoto di Pomini – e 3’ dopo Di Tacchio sfiora il pari con un tiro di poco a lato. CHAMPAGNE LA GUMINA All’intervallo Tedino riprende in mano la «bottiglia» rosanero per agitarla ancora: il risultato è un nuovo brindisi alla salute di La Gumina, che stappa la gara dei siciliani al 2’ della ripresa con un bel destro in corsa su assist di Trajkovski. Foscarini inserisce Asencio al posto di Lavarone, mossa della disperazione, per accentuare il tasso di pericolosità: l’effetto è immediato  e Rajkovic, ancora lui, deve salvare per la seconda volta al 18’ sulla linea dopo la respinta di Pomini su colpo testa del solito Ardemagni. Eppure, col passare dei minuti, l’Avellino si sfalda e i siciliani chiudono anzitempo la partitaal2 8’ sempredagli undici metri (rigore concesso per l’atterramento di La Gumina da parte ancora dello sciagurato Morero): stavolta è Trajkovski ad infilzare Lezzerini. E con la gente del Barbera è riconciliazione”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.