Gazzetta dello Sport: “Il Palermo è in B, Bortoluzzi però ha fatto più punti degli altri tecnici”

VERONA, ITALIA, 07 MAGGIO 2017, STADIO MARCANTONIO BENTEGODI, 35° GIORNATA DI CAMPIONATO SERIE A TIM 2016/2017, INCONTRO TRA LE SQUADRE DEL CHIEVO VERONA E DEL PALERMO, NELLA FOTO:

“Nel disastro di una stagione fallimentare e ricca di record negativi c’è anche qualcosa da salvare. Un primato ininfluente, dopo la retrocessione certificata domenica a Verona, ma che va ascritto alla gestione dell’ultimo allenatore della stagione. Diego Bortoluzzi, infatti, ha collezionato una striscia di punti inedita considerando il numero di gare a disposizione. Colui che è stato chiamato per traghettare il Palermo sino al termine della stagione, ha già collezionato 5 punti in 4 partite. Un filotto da ritmo salvezza che nessuno dei suoi predecessori è riuscito a infilare e che suona come un paradosso. Escludendo Ballardini alla guida della squadra solo per le prime due giornate di campionato, De Zerbi ha raccolto 4 punti nelle prime 4 gare, arrivati tutti in trasferta (pareggio col Crotone, vittoria con l’Atalanta). Anche Corini si è fermato a 4 nelle prime 4 partite (vittoria a Marassi col Genoa, pari in casa col Pescara), così come Diego Lopez che ha collezionato 4 punti nelle prime 4 uscite grazie al pareggio del San Paolo con il Napoli e alla vittoria sul Crotone in casa, poi dopo i due k.o. con Atalanta e Juventus è arrivato l’unico altro punto del suo interregno di 10 gare, con la Samp in casa. L’ex vice di Guidolin ha fatto meglio di tutti per rapporto punti­gare disputate candidandosi, continuando così, per una conferma nella prossima stagione in B. NIENTE GOL SU AZIONE A parte il 6­2 con la Lazio, che ha questo punto fa storia a sé visto che i biancocelesti stanno rifilando goleade un po’ a chiunque, Bortoluzzi ha dato una solidità inusuale ai rosanero, perché nei tre match che hanno fruttato punti il Palermo non ha subìto un gol su azione: in due è rimasto con la porta inviolata (Cagliari e Fiorentina) e col Chievo è andato sotto su calcio di rigore. Il tutto sembra addebitabile a una scelta ben precisa di modulo, il 3­5­2, e di alcuni interpreti. Non è nemmeno un caso che in queste tre sfide fosse in porta Fulignati che ha dimostrato una maggiore prontezza di Posavec. Meno esperimenti, più concretezza, una ricetta che aveva intrapreso soltanto Corini al quale è stata fatta però terra bruciata intorno dallo stesso Zamparini senza un mercato di supporto, che avrebbe potuto portare alla salvezza.”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.