Escl. Stirpe: «Chi governa il calcio deve farsi un esame di coscienza. Mi chiedo una cosa»

Il presidente del Frosinone Maurizio Stirpe, intervistato in esclusiva da Ilovepalermocalcio.com, ha parlato del calcio italiano che non permette ai club minori di poter lottare con le grandi. Queste le sue dichiarazioni: «Io penso che l’interesse al campionato si perde perché la differenza tra chi guadagna di più e chi guadagna di meno è superiore a cinque volte. Per chi arriva competere non è facile perché si devono avere a disposizione ingenti capitali, come li ha per esempio il Sassuolo, o si è destinati ad occupare la parte bassa della classifica se non a retrocedere. Chi ha governato il calcio negli ultimi anni dovrebbe farsi un bell’esame di coscienza perché ha fatto sì che i forti siano sempre più forti e i più deboli sempre più deboli. Con questa via non hanno certamente migliorato il movimento. Mi sembra che noi non eccelliamo in niente a livello internazionale eccetto la Juventus, per il resto mi sembra che questa politica non ha proprio pagato. In Inghilterra è possibile che Leicester possa vincere il campionato, invece in Italia è impossibile che il Frosinone una volta approvato in serie A possa rimanere due anni perché la sproporzione è molto elevata . Io ho proferito non spendere i soldi per acquistare i calciatori, ma per costruire le infrastrutture necessarie e adesso ci ritroviamo uno stadio che ci invidiano tutti, un centro sportivo di primo livello e un settore giovanile che può essere il futuro del club».