Escl. Lafferty: «Palermo nel cuore, vorrei riportarlo in A. La verità sul mio addio»

Kyle Lafferty è senza dubbio uno dei simboli della promozione del Palermo dalla serie B alla A. L’attaccante nordirlandese, che ha lasciato il club rosanero al termine della stagione cadetta dopo 11 reti in 34 presenze, è rimasto nel cuore dei tifosi palermitani e più volte si è parlato di un suo possibile ritorno nel capoluogo siciliano. Ora che la sua avventura al Norwich si è conclusa e che i siciliani sono tornati in serie B, il nome di Lafferty è tornato a far sognare i sostenitori rosanero che sperano sempre di vederlo giocare di nuovo tra le fila del Palermo. Ed è proprio questo uno dei motivi per cui la redazione di Ilovepalermocalcio ha deciso di contattarlo in esclusiva. Ecco tutte le parole rilasciate ai nostri microfoni dall’attaccante nordirlandese:

Il Palermo è nuovamente retrocesso in serie B. Cosa pensi della stagione dei rosanero?

«Ho sempre seguito il Palermo da quando sono andato via. Il club rosanero non dovrebbe stare in serie B. È una grande squadra di calcio ed il suo posto è la serie A».

Sei stato uno dei trascinatori dalla B alla A. Cosa serve per vincere un campionato?

«Per tornare in serie A servono giocatori che capiscano cosa vuol dire indossare la maglia del Palermo. Giocatori che tengono al club rosanero e che diano sangue e sudore per questa grandissima squadra».

Qual è il tuo più bel ricordo in maglia rosanero?

«Ho tantissimi bei ricordi della mia esperienza a Palermo e ho conosciuto molte belle persone. Senza dubbio segnare il mio primo gol in rosanero nella gara d’esordio è stato fantastico (secondo turno di Tim Cup contro la Cremonese, ndr). Ma anche vincere la serie B e portare il Palermo in A è un grandissimo ricordo per me».

Sei rimasto in contatto con qualche tuo ex compagno?

«Sì, parlo ancora con qualche giocatore. In particolar modo con Samir Ujkani. Io e lui rimarremo sempre grandi amici perché per me era come un fratello».

Dopo aver conquistato la promozione hai lasciato il Palermo. Ci racconti com’è andata veramente?

«Quando il Norwich voleva acquistarmi dal Palermo, inizialmente non volevo andare. Il club rosanero era nel mio cuore e la città mi piaceva. Ma è stato difficile quando il presidente Zamparini ha detto cose cattive e non vere su di me. Così sono andato via e non ho avuto modo di dire addio ai tifosi del Palermo».

Che rapporto avevi con Zamparini?

«Io e il presidente avevamo un buon rapporto. Come lui sapeva, amavo questa squadra di calcio e davo tutto me stesso al Palermo per vincere. Non odio Zamparini, anzi gli sarò sempre grato per avermi dato la possibilità di giocare per il famoso club rosanero».

Nelle scorse sessioni di mercato il tuo nome è stato più volte accostato al Palermo…

«Sì, è vero. Il mio agente ha parlato con il club di viale del Fante tante volte ma non è mai successo nulla».

La tua esperienza al Norwich si è conclusa. Se il nuovo presidente Baccaglini dovesse chiamarti cosa risponderesti?

«Confermo, la mia esperienza al Norwich è veramente terminata. Se il presidente del Palermo dovesse mai chiamarmi, allora sì che mi piacerebbe tornare ed aiutare i rosanero a vincere di nuovo la serie B».

Sei rimasto nel cuore dei tifosi del Palermo, vuoi inviare loro un messaggio?

«Ai tifosi rosanero dico che resteranno per sempre nel mio cuore e spero un giorno di indossare di nuovo la maglia rosa. Inoltre, li voglio ringraziare per il supporto. Il mio amore per loro è molto forte: FORZA PALERMO!».