Escl. Hubner: «Embalo utile al Brescia. Vi dico cosa serve per vincere il campionato di B»

L’ex attaccante Dario Hubner, autore di oltre 300 gol in carriera e vincitore del titolo di capocannoniere in serie A, B e C insieme soltanto ad Igor Protti, intervistato in esclusiva da Ilovepalermocalcio, ha parlato del prossimo match che vedrà il Palermo impegnato contro il suo ex Brescia, del campionato di B e di tanti altri argomenti. Queste le sue dichiarazioni:

Sabato Palermo e Brescia si sfideranno. Che gara ti aspetti?

«Il Brescia ha cambiato nuovamente il mister e ha perso in casa con l’Avellino quindi è un momento delicato. Il Palermo è reduce dal pareggio contro lo Spezia e sicuramente è messo meglio».

Il Brescia ha cambiato nuovamente allenatore, con il ritorno di Boscaglia. Questo potrebbe incidere sulla stagione delle “Rondinelle”?

«Boscaglia c’era già dall’inizio, la squadra lo conosce e lui conosce la squadra per cui non ha bisogno di tempo. Già domenica si sperava in un risultato positivo per togliersi un po’ dalle acque agiate, invece è arrivata questa sconfitta, però già sabato il Brescia deve cercare di portare a casa qualche punto».

La squadra guidata da Boscaglia occupa attualmente le zone poco nobili della classifica. Cosa le manca per guadagnare qualche posizione?

«Manca una serie di risultati positivi. 4-5 risultati positivi, un paio di vittorie e qualche pareggio li tirerebbe fuori da questa posizione negativa. Questo lo ottieni con un buon gioco. Poi la serie B è difficilissima, si può sempre recuperare però più passano le domeniche più è difficile».

In estate il Brescia ha anche cambiato presidenza ed è arrivato Cellino. Pensi possa riportare la squadra in A?

«Me lo auguro con tutto il cuore, questo lo dico da ex giocatore e da tifoso del Brescia. Cellino può essere la persona ideale per il salto in A. Ha tanta esperienza, è un uomo di calcio e ha tutto dalla sua parte».

Il Palermo è una delle candidate alla promozione. Con chi dovrà vedersela per raggiungere questo obiettivo?

«Penso che chi vince il campionato di serie B è un po’ più forte degli altri e perché tutto l’anno non avuto cali di tensione troppo lunghi. Il campionato di serie B è fatto così. Io ho visto la Salernitana che quest’anno è partita benissimo e sta avendo dei problemi, dal Cesena mi aspettavo tantissimo e vediamo dove si trova. La serie B è un campionato tosto, lunghissimo e bisogna essere bravi non quindici domeniche ma trentotto».

Sabato ci sarà anche la sfida tra Nestorovski e Caracciolo. Chi potrà essere decisivo?

«Nestorovski dalla sua parte ha l’età, Caracciolo in questo momento forse è più decisivo però non può giocare 90’ perché l’età comincia ad avanzare, però quando ne gioca 40 fa la differenza. Mi auguro che domenica Caracciolo giochi un tempo solo e che faccia la differenza, mi dispiace per i tifosi del Palermo ma io la vedo dalla mia parte».

Il Brescia segue con interesse Embalo. Pensi che se dovesse trasferirsi in Lombardia possa dare una mano alla squadra?

«È un giocatore sicuramente importante, conosce già l’ambiente e quindi non ci sarebbe bisogno di integrarlo. Ha già giocato con il Brescia e il suo arrivo potrebbe essere utile visto che Boscaglia lo conosce e sa cosa può aspettarsi da lui».

Il mercato è ancora aperto. Tra le squadre di B chi pensi abbia fatto meglio?

«Quando cambi non è mai detto che fai meglio. Alle squadre che stanno andando già bene mettergli qualcosina può rompere dei meccanismi. Molte volte penso sia meglio dar fiducia a chi ha giocato meno piuttosto che prendere un giocatore nuovo, che deve ambientarsi e conoscere la squadra. Il tempo che si ambienta siamo ad aprile ed il campionato è finito».

Tra gli attaccanti in circolazione chi è il nuovo Dario Hubner?

«Sicuramente c’è, però ogni attaccante fa storia a sé. Io ero Hubner, Shwoch era Shwoch, Belotti è Belotti. Ognuno di noi ha le proprie caratteristiche e i propri difetti».