Escl. Budan: «Tra Palermo e Venezia può succedere di tutto. Mia favorita e per chi farò il tifo ai play off…»

Igor Budan ex attaccante del Venezia, suo primo club in Italia, e del Palermo con il quale, tranne una parentesi al Cesena, ha giocato quattro stagioni, intervistato in esclusiva da Ilovepalermocalcio ha parlato della semifinale dei play off che vedrà di fronte proprio le sue due ex squadre. Queste le sue dichiarazioni:

Il Palermo mercoledì si troverà di fronte un Venezia, che ha battuto 3-0 il Perugia e non sembra aver pagato il rinvio di una settimana dei play off. Cosa dovranno temere gli uomini di Stellone?
«Sono due partite e potrà succedere di tutto. Sicuramente per il Palermo potremmo dire che ha riposato, ma l’entusiasmo del Venezia è importante e in certe partite può darti qualcosa in più. Soprattutto anche grazie al 3-0 contro il Perugia. Il Palermo ha fatto un campionato ottimo e poteva andare in A direttamente, ma la B è lunga e particolare e per qualche punto puoi trovarti nei play off che ti complicano la vita. A queste partite non si deve arrivare con tanta pressione perché potrebbe tagliarti le gambe».

Il Venezia da tutti è considerata la sorpresa del campionato, questo li aiuterà a scendere in campo senza troppi pensieri?
«Centrare la promozione, come capitato al Parma, dopo tanti anni potrebbe essere una cosa bella. L’obbligo del Palermo è tornare in serie A perché vogliamo vederlo nel massimo campionato, non dico a sinistra della classifica, ma almeno in serie A e che si salvi con grande serenità. Il Venezia non aveva come obiettivo andare in A, ma nelle ultime stagioni siamo stati abituati a vedere squadre come Spal, Crotone e Frosinone che sono riuscite a centrare l’obiettivo. Il Venezia è stata in A e da un po’ di anni non la vede, questo porta tanto entusiasmo e ieri ho visto anche la curva bella piena. Adesso vorrebbero raggiungere il traguardo e penso che per il Palermo non sarà facile».

Il Venezia potrebbe essere distratto dalle voci riguardati Inzaghi che al termine della stagione andrà al Bologna?

«Inzaghi rimane un ex giocatore di altissimo livello e ci può stare che si parli di lui in serie A. Se è uscita la voce dell’accordo raggiunto, questo fa parte un po’ del mercato. Anzi, credo che questa voce potrebbe ulteriormente motivare i giocatori perché magari se non arrivano in A potrebbero seguire il mister nel massimo campionato con la nuova squadra».

Stellone grazie alla sosta ha recuperato diversi calciatori. Quanto sarà importante avere a disposizione tutti?
«Sicuramente più scelta c’è meglio è. In partite così vicine e a giugno, quando il campionato è finito, avere più calciatori a disposizione è un vantaggio. Oggi le partite sono diventate tantissime. Basta pensare che la D è finita domenica e tra qualche giorno ci saranno le prime partite dei Mondiali. Avere più calciatori a disposizione è importante, soprattutto nelle partite più importanti dell’anno. Qui subentra anche lo staff medico che dovrà gestire le energie e gli allenatori dovranno gestire mentalmente la squadra».
 
Quando La Gumina e Nestorovski hanno giocato insieme non hanno ben figurato visto che per entrambi è arrivata una sola rete. Tu li faresti giocare insieme dall’inizio per i play off?
«Le statistiche contano, però queste sono partite importanti. Non so se non abbiamo segnato per egoismo, per caratteristiche che non si sono combaciate o se è una semplice casualità. Bisogna vedere come viene preparata la partita e l’avversario che si trovano di fronte. Se giocheranno insieme sarà per una scelta tattica e tecnica».

Coronado potrà spostare gli equilibri e aiutare la squadra a raggiungere la promozione?

«È un giocatore che sposta gli equilibri e in certe partite, che potrebbero essere anche queste, avere un giocatore che con un colpo è importante. In due partite, dove la prima potrebbe essere noiosa e con tanto equilibrio, può essere importante».

Hai giocato sia per il Venezia che per il Palermo, per chi farai il tifo in questa semifinale?

«Potrei fare prima per il Venezia e poi per il Palermo (ride nrd). Sono state entrambe due tappe importantissime per me, così come lo è ogni tappa. Venezia è stata la mia prima esperienza in Italia e guai chi mi tocca le prime esperienze. Grazie a loro ho imparato l’italiano, ho avuto un allenatore come Spalletti, Zamparini e tanti calciatori importanti. Sicuramente sono esperienze che ti legano e rimangono per sempre. A Palermo ho giocato con campioni che oggi giocano nelle migliori squadre del mondo. Ovviamente è difficile dire chi spero che vinca, lascio loro farsi la guerra in campo. Mi escluderei da questa domanda. Con Palermo ho più legami e rapporti affettivi, lì sono nati i miei figli, sono cresciuto e stato più tempo. Non vorrei offendere nessuno, magari non fregherà a nessuno di cosa dirò, però sono vicino ad entrambe le squadre. Si potrebbe chiedere a Zamparini per chi farà il tifo visto che anche è rimasto affezionato al Venezia».

La tua favorita per questi play off?
«È difficile dire chi è favorita. Il Cittadella sta sorprendendo. Se pensiamo ai giocatori, il Palermo è superiore a tutte, però non escluderei il Frosinone. Tutte e quattro le squadre sono comunque meritatamente dove sono arrivate. Io ho visto sempre i play off come un episodio. Subentrano gli episodi e il nervosismo. Chi sarà più calmo, preparato e tranquillo vince. Per alcuni calciatori del Palermo è la prima volta ai play off che sono un mini torneo. Io vedo bene il Frosinone, ma anche il Cittadella potrebbe essere paragonata alla Spal. Come favorite assolute vedo Palermo e Frosinone».