Escl. Bombardini (integrale): «I tanti stranieri non fanno bene al Palermo. Che emozioni a “La Favorita”, un giorno tornerò e andrò…»

L’ex calciatore rosanero Davide Bombardini, intervistato in esclusiva da Ilovepalermocalcio, ha parlato della gara che si giocherà sabato contro il Bologna e della brutta situazione di classifica della squadra rosanero e della contestazione che i calciatori del Palermo stanno subendo da parte dei propri tifosi. Queste le sue dichiarazioni:

Domenica ci sarà Palermo-Bologna. Che partita potrebbe essere?

«Sarà una difficile partita per il Palermo perché se crede ancora alla salvezza dovrà vincere. Il Bologna, secondo me, non regalerà nulla viste anche le ultime prestazioni sotto tono e al momento i bolognesi non sono contenti di quello che sta facendo la squadra. E’ una partita aperta ad ogni risultato. Il Palermo può vincere, ma può anche pareggiare o perdere. Il Bologna ha qualcosa in più e l’ha dimostrato. Faranno la differenza le motivazioni».

Come mai, secondo te, questa stagione sta risultando abbastanza difficile per entrambe le squadre?

«Il Bologna per l’organico che ha è in linea con le attese. Forse ci si sarebbe aspettato qualche punto in più e qualche prestazione migliore. Però a livello di classifica è in linea quello che ci si aspettava. Le ultime quattro hanno fatto un campionato a parte. Il Palermo ha fatto il suo campionato. La squadra ha poca qualità, poca roba».

I tifosi contestano alla squadra scarso attaccamento alla maglia. E’ veramente così?

«Non penso sia così, secondo me, c’è poca qualità. Quando vai in campo vuoi vincere, penso che i giocatori diano tutto. Questo momento per il Palermo è difficile, devi pensare che vai in casa del Milan, che lotta per l’Europa e non sono queste le partite in cui devi portate a casa dei punti. I cambi di allenatore, anche mentalmente non aiutano. Io ho sempre detto che in una squadra devi mettere più italiani che conoscono il campionato, possono immedesimarsi nella mentalità di una città come successo a me, che quando ero a Palermo dopo qualche mese mi sono adattato e ho capito come ragionavano. Se prendi tanti stranieri cosa devi pretendere? Devi dargli il tempo di adattarsi, di imparare la lingua e tutto il resto. E’ come giocare in una squadra straniera pur essendo in Italia. Chi fa la squadra deve pensare a queste cose, anche perché quando va male tutto questo si accentua ancora di più e l’ho sempre detto. Non può sempre andarti bene e uscire è difficile. Bisognerebbe dare continuità e creare un gruppo solido di gruppi italiani. Poi certamente se hai Dybala o Belotti in squadra la qualità aumenta ed è tutto diverso».

C’è magari un giocatore da cui ti saresti aspettato un rendimento maggiore?

«Diamanti non ha inciso come fatto a Bologna però mi immedesimo in lui e capisco che non è facile. E’ un calciatore che ha bisogno di fiducia, di sentirsi importante e della squadra che gioca per lui. Alino è un calciatore di qualità e quantità, in un altro contesto potrebbe essere la ciliegine sulla torta e avrebbe fatto la differenza».

Posavec è stato protagonista di molti errori. Con un portiere di esperienza il Palermo avrebbe fatto un altro campionato?

«In un campionato di serie A, anche se il livello si è abbassato, devi pensare che il ruolo del portiere è fondamentale. Non puoi mettere un ragazzino in porta, a meno che non sia un fenomeno come Buffon o Donnarumma. Però la colpa non è sua, ma di chi l’ha messo lì. Magari tra 3-4 anni diventerà un ottimo portiere,però, se fai qualche errore, vista anche la giovane età se fai qualche errore mentalmente li subisci Avendo avuto un portiere come Sorrentino affidabile poi si vede la differenza. Il portiere non deve fare miracoli, ma affidabile e regolare per tutto il campionato. Posavec non è stato regolare, ma non bisognare dare a lui la colpa».

Questa mattina è stato esonerato Lopez, al suo posto ci saranno Bortoluzzi e Bosi. E’ la scelta migliore vista la situazione abbastanza delicata?

«Quando sei in una situazione disperata le provi tutte. Magari li hanno scelti perché conoscono l’ambiente. Bortoluzzi pur aver fatto quasi sempre da secondo ha esperienza. Ci può stare».

Pensi che sia meglio sperare ancora nella salvezza o far giocare qualche giovane della Primavera pensado già al prossimo anno?

«Io con 8 punti di distacco dall’Empoli, che in questo momento è difficoltà, ci provo fino alla fine anche se il Crotone al momento è più viva grazie alla vittoria contro l’Inter. Finché c’è speranza bisogna crederci ma ora come ora la vedo difficile».

Ti sei fatto un’idea su Baccaglini? Sei scettico come molti o ottimista?

«Sono fiducioso. Non penso che Zamparini non si sia informato prima di passare la mano e vada a mettere una persona che non dia garanzie. Da quello che ho sentito dietro c’è un fondo abbastanza importante».

Pensi che Zamparini sia definitivamente uscito dal mondo del calcio o c’è ancora la sua mano nel Palermo?

«Finché non ci sarà il passaggio di proprietà ci sarà la sua mano. Io fossi in lui, dopo tanti anni nel calcio me ne starei a casa o andrei da qualche parte».

Il tuo ricordo più bello in rosanero?

«Ne ho tanti, però il giorno della promozione dalla C1 alla B è stato un giorno con dei colpi di scena incredibili. Dal campo vedevamo la gente che era triste, che esultava e poi tutti in silenzio, non capivamo nulla. Io ho saputo dopo 1 ora e mezza tutto quello che era successo. E’ stata una giornata infinita che non dimenticherò mai. Dopo la vittoria del campionato tutte le notti avevo gli incubi perché pensavo che il Messina avesse vinto il campionato e noi restavamo in C1. Anche negli anni successivi non ho vissuto momenti come questo».

Ti piacerebbe poter tornare al Palermo con un ruolo dirigenziale?

«Mi piacerebbe molto. A Palermo ho lasciato un pezzo della mia vita. Ho vissuto tre anni intesi. Ricordo le gente che entrava a contestare negli spogliato, giocatori scappare nei bagni dopo aver preso degli schiaffi. Ho vissuto tutto, momenti belli e brutti. Oggi il calcio è cambiato, però mi piaceva quel calcio. Ti mettevano pressione. Sono esperienze da vivere.  La “Favorita” mi ha dato grandi emozioni. Quando esci da quel tunnel e vedi tutto lo stadio pieno ti vengono i brividi. Ci metterei la firma per giocare in uno stadio così. Un giorno tornerò e andrò in curva».

Vorresti inviare un messaggio ai tifosi rosanero?

«Al Palermo auguro come minimo la salvezza. Spero che con la nuova proprietà possa aprirsi un nuovo ciclo migliore di quello fatto da Zamparini».