Ecco Sicily by Car, Dragotto: «Atto d’amore, io ci credo. Zampa deve restare»

È stato presentato oggi presso la sala degli specchi di Villa Niscemi il nuovo main sponsor del Palermo. Si tratta di Sicily by Car, compagnia di autonoleggio di proprietà dell’imprenditore palermitano Tommaso Dragotto. Presenti anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ed il Consulente Commerciale dell’U.S. Città di Palermo Toni Sichera. Di seguito quanto raccolto in conferenza stampa dalla redazione di Ilovepalermocalcio:

ORLANDO: «Voglio esprimere la mia gratitudine ad un imprenditore palermitano che dà importanza al Palermo. È un atto d’amore per la città, che si sposa con la scelta di sponsorizzare la squadra di calcio. Dragotto ama molto Palermo, l’ha sempre dimostrato. La sua compagnia è di grande successo. Tutto questo si accompagna all’attenzione per lo sport di base, elemento importante».

SICHERA: «Vi porto i saluti di Maurizio Zamparini. Il Palermo ha un settore giovanile molto competente, per la società è un mezzo trainante. In squadra ci sono La Gumina e Lo Faso. È stato un accordo faticoso ed estenuante. Trattare con Dragotto non è semplice, ci siamo visti diverse volte. L’accordo è stato voluto. Il Palermo cercherà di far ritornare alla Sicily by Car i proventi. I rosanero ha anche due squadre femminili, non c’è solo la prima squadra».

DRAGOTTO: «Grazie per essere venuti così numerosi. Ho voluto io questa conferenza stampa con Orlando. Ho detto a lui “Tu rappresenti la città, io rappresento una importante società locale”. Orlando appartiene alla città ed al Palermo calcio. Lo ringrazio per quello che ha detto, io ho fatto un atto d’amore per la città. Sono molto legato alla Sicilia e alla città di Palermo. Abbiamo una città piena di arte e cultura ed il prossimo anno sarà la città della cultura e per questo ringrazio il sindaco».

MAIN SPONSOR: «Perché ho scelto di sponsorizzare il Palermo? Non è solo una questione pubblicitaria. Ho pensato di dover dare una mano alla squadra. Abbiamo trattato molto, raggiungendo un accordo importante. Un’azienda come la mia non ha motivo di restare a Palermo, a Milano avrei raddoppiato il fatturato. Ma questa è la mia terra ed ho preferito restare qui. Ho scelto di aiutare il Palermo. Come posso dare una mano ai rosanero? Possiamo portare un beneficio».

SU ZAMPARINI: «Anziché dire Zamparini vattene dobbiamo pensare che Palermo siamo noi. Zamparini ha preso la squadra in serie C e l’ha portata in A. Poi ha venduto dei giocatori, ma quale imprenditore non l’avrebbe fatto? Zamparini adesso vuole vendere. Non voglio comprarlo io, ve lo dico prima. Mi piacerebbe che restasse lui alla guida del Palermo, per noi lui è un simbolo. Il palermitano deve fare il tifo per la squadra, io mi auguro vivamente che resti. Non fare entrare i giocatori al campo d’allenamento non è un’attività civile nei confronti della città. Non ha importanza cosa fa Zamparini per il Palermo, è importante cosa fate voi per il Palermo. Inchiesta finanza? Chiedo a tutti di aiutare la squadra di calcio del Palermo. Non inveite contro Zamparini, ci ha anche portato in finale di Coppa Italia. Non ho sponsorizzato il Palermo per la pubblicità, non ne avevo bisogno. L’ho fatto per il bene della società rosanero, io credo nel Palermo».

SERIE A: «Palermo è una città di serie A. È normale che per adesso è un cantiere aperto, la città sta migliorando e crescendo sotto tutti i punti di vista. Io e Orlando abbiamo avuto dei litigi. Orlando ha un carattere particolare, ma è un uomo molto colto e preparato. Io mi auguro che resti sempre a Palermo e risolva i problemi della città. Io ci credo, Palermo risorgerà. Anche voi giornalisti dovete cercare di aiutare la squadra e la città».

AZIONARIATO POPOLARE: «Non posso dire la cifra che ho conferito al Palermo. È importante il marchio sulla maglia. Per quanto riguarda l’azionariato non ero già prima molto d’accordo, la cultura di base della città non credo sia pronta».

SU JOHN VIOLA: «Io non sono suo amico, lo conosco solamente. Lui è il capo della Niaf, ero stato invitato da Obama e Renzi ma ho preferito non andare. Viola voleva comprare il Palermo, ma a quanto so c’è stato un intoppo. Poi si è parlato di Cascio che non conosco completamente. Sentirò Viola a novembre perché riceverò un premio a Washington».

AI TIFOSI: «Ditemi qual è la soluzione dopo Zamparini. Dobbiamo parlare da persone intelligenti. Se Zamparini vede uno sponsor efficiente ed il Palermo torna in serie A perché non dovrebbe rimanere? Lui riconosce i suoi errori, cambiare 5 allenatori non è normale da nessuna parte».

SULL’ACCORDO: «Il mio sponsor sarà sulle maglie, sulle borse, oltre ad fornitura auto ai giocatori. L’accordo è per un anno con opzione per il secondo in caso di promozione, ma potrei restare anche in caso di non promozione».

DI NUOVO ORLANDO: «Prima di campionato? Io non andrò allo stadio. Il sindaco deve restare fuori da queste cose. Io seguo molto il Palermo, tifo rosanero. Ma il mio compito è quello di mantenere un profilo istituzionale. Zamparini? A me hanno insegnato che nessuno va spinto a vendere. Zamparini mi ha detto che le trattative per la cessione stanno proseguendo. Se la squadra va male è più difficile vendere, mentre se va bene è molto più semplice. Zamparini mi ha detto di dirvi che ci sono delle trattative e che vuole lasciare il Palermo. Sta cercando di vendere al meglio, chi non lo farebbe? Io non so perché vuole vendere. Ci sono due trattative in corso, voleva dirmi con chi ma non l’ho voluto sapere».

ORLANDO SU BACCAGLINI: «Gli ho comunicato che io non faccio da portalettere. Io mi ero posto con lui come mi sarei posto con Zamparini. Io ho fatto sapere a Paul che non ricevo lettere».

ORLANDO AI TIFOSI: «Invito tutti ad amare il Palermo a prescindere da Zamparini. Siamo una grande città è una grande squadra. Ognuno deve fare la sua parte, sto cercando di aiutare la società rosanero. Il Palermo è una risorsa per la città. Anziché contemplare per le cose che non vanno, il che non porta a nulla. Dobbiamo valorizzare quello che c’è. Io tifo per la squadra rosanero a prescindere da Zamparini, dobbiamo provarci tutti. Se il clima cambia è più facile che il Palermo venga venduto, o no?».