Corriere dello Sport: “«Quelle lezioni di tiro». Iachini e i due Golden Boy”

“Beppe Iachini, nel suo Palermo giocavano i top player di Juventus e Torino… «Dybala e Belotti avevano diciannove anni, grandi qualità e tanta voglia di imparare: rilevai la squadra a settembre, mi bastarono un paio di allenamenti per capire che strada avrebbero fatto».

Dybala non aveva ancora una collocazione tattica. «In tanti mi suggerivano di impiegarlo come trequartista oppure esterno, ma io l’ho sempre visto attaccante: in B, nella mia prima stagione, giocava dietro la punta come fa oggi, in A lo impiegai da centravanti. Lui era già al Palermo, veniva da una retrocessione: aveva solo bisogno di sentire fiducia».

Belotti era diverso. «Lui era arrivato quell’anno dall’AlbinoLeffe, in Lega Pro. Non possedeva la stessa qualità tecnica, ma aveva più forza e fiuto del gol: da rapinatore d’area, gli bastava toccare pochi palloni per segnare, si faceva trovare al momento giusto al posto giusto».

Spesso, finiti gli allenamenti, entrambi si fermavano sul campo con lei… «Avevano margini di crescita importanti e lavoravamo su quelli. Paulo sulla forza, Andrea sulla tecnica, tutti e due sullo smarcamento e sulla difesa della palla. E poi puntavo a migliorarne le conclusioni: ripetevo sempre che c’è differenza tra tirare in porta e calciare in porta, insegnavo loro a mirare l’angolo e non colpire a occhi chiusi».

Maestro di calcio, bella soddisfazione. «Lavorare sulla tattica individuale fa parte del mio mestiere, l’ho fatto sempre, ovunque sono stato. Sono felice che Paulo e Andrea, con l’età e l’esperienza, stiano raccogliendo i frutti».
Lei è sempre stato sensibile ai giovani, ha avuto il coraggio di lanciarli. «Ho lanciato Eder e fatto esordire Icardi, non ho preclusioni legate all’anagrafe. Paulo e Andrea avrei voluto averli qualche anno in più, ma capisco che nel calcio questi ragazzi debbano sfruttare il momento: è inevitabile che siano di passaggio. E’ una soddisfazione vederli così in alto, come lo è aver condiviso due anni importanti a Palermo, aver scritto belle pagine insieme. Sono rimasto in contatto con entrambi, ci mandiamo sempre i saluti».

Stasera saranno rivali: come vede la stracittadina torinese? «La Juventus, per gli scudetti vinti negli ultimi anni e per la qualità che possiede, parte con i favori del pronostico, ma il Toro è diventato più forte, vive di entusiasmo eppoi ha tenuto Belotti che è… l’acquisto più importante: i derby si devono sempre giocare»

Dybala non è mai stato bomber come in questo inizio di stagione… «Era nel suo percorso, nel suo bagaglio: i primi tempi amava soprattutto servire il compagno e io gli dicevo invece di puntare la porta, “Hai piede e qualità per segnare”. In questi anni è migliorato moltissimo, così come Belotti»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.