Corriere dello Sport: “Playoff Lega Pro, Alessandria-Lecce: ritorno dei quarti di finale. I salentini partono dall’1-1”

“E venne il giorno della grande sfida, quella che, secondo tanti osservatori, avrebbe potuto caratterizzare la finale per l’accesso in serie B. Invece, Alessandria e Lecce, indisturbate seconde nei rispettivi gironi, dopo avere accarezzato il sogno della promozione diretta, sono costrette a duellare: chi vince continua a sperare, chi perde dovrà rassegnarsi a un altro anno di purgatorio nella Lega Pro, ribattezzata serie C. Le due squadre arrivano al match senza handicap, avendo chiuso in parità il primo incontro al “Via del Mare”. L’unica insidia per il Lecce potrebbe essere il fattore campo (ma al “Moccagatta” vi saranno mille tifosi giallorossi) e il fatto che sin casa l’Alessandria ha ceduto pochi punti. Ma per Roberto Rizzo non è un handicap: «No, dal momento che nel girone meridionale di campi angusti con situazioni non eccelse ve ne sono.  Semmai, dovremo stare attenti a controllare come costruiranno la manovra ed essere bravi ad adattarci». Stasera, comunque vada, Rizzo si scrollerà di dosso l’etichetta di “Mr X” per via dei cinque pareggi ottenuti da quando guida il Lecce. «A parte il fatto che la sigla “Mr X” indica anche chi non ha mai perduto, oltre a non aver vinto, stavolta o si vince o si perde. Io spero di vincere: almeno per una sera, potrò essere considerato Mister “V” come vittoria.
TRANQUILLITÀ. Ostenta tranquillità e la trasmette alla squadra, Rizzo: «Sono tranquillo, perché i ragazzi stanno dando risposte importanti sul piano della tenuta mentale. Oltre alle qualità dei singoli, mi rende fiducioso il gruppo, che ha dimostrato di essersi calato con la testa nel clima dei playoff. Ed è un aspetto importante quando si affronta una squadra forte come l’Alessandria». Sarà anche una partita a scacchi tra i due allenatori, specie per i cambi da apportare in corso d’opera: «Noi forse siano più tecnici, loro più forti ed esuberanti; dovremo tenere sempre ritmi di gioco alti, altrimenti diventano pericolosi». Formazione top secret anche se appare scontata la presenza dal 1’ di Torromino al posto di Doumbia. Mille leccesi ad Alessandria e decine di migliaia nel Salento dinanzi alla tv di casa o ai maxi schermi che bar e locali pubblici stanno allestendo. Un quarto di finale che somiglia molto alla finale. Ma è la regola dei playoff: si è partiti in ventotto, ne arriverà uno solo sul traguardo di Firenze”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.