Corriere dello Sport: “Palermo, prima non prenderle. La priorità di Bortoluzzi è rafforzare una difesa fragile, ma imbattuta contro il Bologna”

“Nelle ultime 4 trasferte disputate, il Palermo ha incassato 15 gol. 4 dalla Juventus, dall’Udinese e dal Milan, e 3 dal Torino, anzi da Belotti, che spense le speranze rosanero dopo una resistenza di 75′. Una media spaventosa, la testimonianza di un naufragio e di una squadra che non risponde più. Il compito di Bortoluzzi è dunque di finire con dignità e di interrompere questa emorragia che ha reso i rosanero una delle peggiori difese della A con 67 gol subiti, superati solo dal Pescara arrivato a 70. All’Olimpico contro la Lazio l’obiettivo più che fare punti, prospettiva obiettivamente utopistica, è evitare l’ennesima brutta figura. Cammino in trasferta. E pensare che a tutt’oggi il Palermo formato viaggio ha fatto meglio di quello del Barbera. Ha conquistato due vittorie, pareggi insperati a San Siro con l’Inter e a Napoli, altri punti con Samp e Crotone. Poi nel girone di ritorno, il tracollo. Sballottata da cambi continui con grotteschi errori individuali e di reparto, la squadra è letteralmente affondata con rendimenti inammissibili in serie A. Nella seconda parte di campionato, se si eccettua il clamoroso 1-1 del San Paolo, i rosanero in trasferta hanno sempre subito pesanti imbarcate. A quelle già citate va aggiunto infatti un altro 4-1, quello del Mapei Stadium col Sassuolo in gennaio. Le Contromisure. Bortoluzzi ha capito l’antifona e nel suo difficile interregno ha cominciato badando ad equilibrare maggiormente la squadra. Col Bologna ad esempio, pur in una una partita casalinga, il tecnico non ha esitato a mandare in panchina Rispoli, capitano ed uno dei pochi a salvarsi in stagione, per inserire un terzino puro come Cionek. Col preciso incarico di fluidificare meno e curare le ripartenze in velocità degli esterni ospiti. A Roma il copione non cambierà; ieri in allenamento il Palermo ha provato un 4-4-2 inedito (ma tanto la squadra i moduli li ha alternati praticamente tutti e non è migliorata con nessuno), che sugli esterni riproponeva Rispoli ma recuperava Pezzella, più difensore di Aleesami che mancherà per squalifica. E che piazzava fra gli esterni di centrocampo da un lato un fantasista (Sallai) e dall’altro un terzino (Morganella). Un modo per tentare di frenare le accelerazioni della Lazio che dai lati attacca con gente come Felipe Anderson e Keita. Difficile ormai correggere certi limiti endemici con semplici scelte tattiche, ma Bortoluzzi un tentativo lo deve fare. L’unico numero positivo da prendere del suo esordio è infatti relativo al non aver subìto gol, una rarità rispetto al trend di una stagione nella quale la media di reti incassate è superiore a due a partita. Considerazione che peraltro traballa se si tiene presente che l’avversario ha giocato con un uomo in meno per tre quarti di gara e che nonostante ciò ha messo almeno 3 volte un giocatore solo davanti la porta. Su Cosa intervenire. I meccanismi della squadra sembrano ormai saltati qualsiasi sia la formazione schierata. Bortoluzzi dovrà guardare negli occhi i singoli calciatori e scegliere di volta in volta quelli che offrono maggiori garanzia di tenuta soprattutto psicologica. Rispetto della maglia vuol dire anche evitare umiliazioni e goleade da qui fino a fine campionato. Intanto domenica paradossalmente potrebbe cambiare tre pedine su 4 della retroguardia che col Bologna è uscita indenne. Detto del cambio dei terzini laterali, è in predicato di rientrare anche Gonzalez che sostituirebbe Andelkovic per fare coppia con Sunjic. Il difensore ex Stoccarda, al debutto come titolare dal 1′ sabato scorso, sembra destinato alla conferma. L’importante è smettere di prendere tutti questi gol.”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.