Corriere dello Sport: “Frosinone, notte da A. Longo: «Apriamo questa porta. E chiudiamo il cerchio»”

“Longo stringe in pugno la A! D’altra parte manca davvero pochissimo a coronare un sogno e a replicare la storica impresa griff ata 3 anni fa da Stellone, il tecnico che, chiamato alla guida del Palermo per il gran fi nale, ha provato a negare alla sua ex squadra un traguardo meritatissimo. Nonostante tanti infortuni, Dionisi e compagni sono qui, pronti a festeggiare una promozione costruita mattoncino dopo mattoncino, come in un Lego che raffi gura una A coloratissima. Non è stato facile, ma bisogna riconoscere al club laziale e ai suoi dirigenti tenacia e caparbietà. VIRTÙ. Virtù che hanno permesso di rialzarsi due anni fa da una retrocessione amarissima e lo scorso torneo di riprendersi da un fallimento, dopo aver mancato il 2º posto per la diff erenza reti negli scontri diretti col Verona e poi non arrivando alla fi nale dei play off per un ko con il Carpi di Castori in 9 contro 11 nell’ultima gara al “Matusa”. La società ha rilanciato costruendo in 18 mesi uno stadio di proprietà modernissimo e rinforzando un organico che neanche i gravi infortuni patiti da alcuni dei suoi uomini chiave (Paganini, Sammarco e Daniel Ciofani) sono riusciti a indebolire. Ora c’è da battere il Foggia e prendersi un premio mai tanto sudato e mai tanto meritato. Potrebbe bastare anche un pari, ma il Parma vincendo poi a La Spezia potrebbe agganciare i laziali e fi nirebbe proprio come un anno fa. Mentre, in caso di uno sciagurato ko, se anche l’aggancio non dovesse riuscire ai crociati, ci sarebbe da fare i conti con il Palermo qualora vincesse all’Arechi. Entrambe le ultime antagoniste per la A sono avanti negli scontri diretti. Ecco perché non bisogna fare altro che battere Stroppa e festeggiare. CARICA LONGO. Solo a questo pensa Longo, emozionato eppure convintissimo che la sua squadra non lo tradirà: «Coraggio, siamo davanti all’ultima porta per la A, basta aprirla – ha ripetuto alla vigilia – Spero sia la chiusura del cerchio. Per me sarebbe un traguardo enorme. Mi auguro che il mio Frosinone abbia furore agonistico, oltre alla passione e alla voglia di vincere. Ci siamo preparati con ambizione e serenità, siamo pronti». Uno scherzo del destino che tra il Frosinone e la A ci sia di mezzo il Foggia. «La mia famiglia è pugliese. Ma io 10 anni fa ho iniziato dai dilettanti, è un’esperienza che mi porto dietro e mi ha dato tantissimo. Sono fi ero e orgoglioso ora». CONTINUITA’. Nel segno della continuità la formazione: «Valuteremo le condizioni di tutti fi no all’ultimo per capire bene tutto». “Benito Stirpe” stracolmo per spingere la squadra e senza tifosi foggiani: «Dove non riusciremo ad arrivare noi, ci aiuterà la nostra gente». Il Foggia, incontrato per la prima volta all’andata e battuto per 2-1, ha vinto 8 gare in trasferta in questa stagione, meglio solo il Cittadella (11) e l’Empoli (9), ma ha anche incassato 66 reti, record negativo in B. Al Frosinone ne basta fare uno in più: quello per volare in A!”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.