Corriere dello Sport: “Che bufera! Baccaglini caccia mezzo Palermo: «Giocatori deludenti, molti non rimarranno. Il closing? Si farà, con silenzio e discrezione»”

“Ecco la risposta di Baccaglini, quel segnale che Palermo attendeva per capire di più di una situazione ingarbugliata. Il presidente, che domani sarà in città, risponde agli interrogativi con un lungo comunicato che conferma che la trattativa per l’acquisto del club non solo è sempre viva, ma è davvero giunta al suo punto più delicato. Gli incontri decisivi, filtra dal fittissimo riserbo, si stanno svolgendo a Londra, dove ieri non era festa ma un normale giorno lavorativo con banche e uffici tutti aperti. I dettagli da limare, come prevedibile in un’operazione descritta come particolarmente complessa (avvocati di tre nazioni che ci stanno lavorando, affare complessivo che tira in ballo decine di milioni di euro) sono ancora tanti, ma si sta cercando di chiudere per poter finalmente offrire  Non è ancora certo che i tempi per il closing (il 30 aprile che è domenica, dunque in pratica dopodomani) verranno rispettati ma ciò non vuol dire che l’affare salti. Il trasferimento delle quote potrebbe venire posticipato ai primi giorni di maggio, intanto l’intensificarsi dei contatti può essere colto come un sintomo positivo. LA DISCREZIONE. L’intervento di Baccaglini, pubblicato nel sito ufficiale alle 19 di ieri, appare opportuno. Non si limita a parlare del passaggio di proprietà ma indica anche scenari di programmazione che finora erano rimasti assenti. Come se la nuova gestione si preoccupasse di assicurare che si sta già lavorando per un Palermo che cancelli il disastro di questo campionato. Scrive Baccaglini: «Ci sono avvocati, banchieri e tecnici che stanno lavorando intensamente per finalizzare l’operazione entro i termini stabiliti. Lo fanno nel modo in cui si svolgono gli affari seri: in silenzio e con discrezione. Nel frattempo stiamo pensando intensamente alla pianificazione del prossimo anno che deve vederci squadra forte, competitiva e all’altezza dei colori societari». Il presidente entra con decisione anche sui limiti emersi impietosamente in queste ultime giornate: «E’ innegabile che la squadra che ho ereditato presenta enormi lacune caratteriali. La mia non è una valutazione dei giocatori come uomini ma come calciatori che entrano in campo ogni domenica. Le prestazioni sono assolutamente deludenti e nonostante tutti i tentativi di scuotere la determinazione, in campo non si sono visti i risultati chiesti. Si può perdere ma bisogna farlo a testa alta». Ecco il passaggio che in qualche modo promette alla città di ripartire praticamente da zero: «Parlando quindi del progetto di ricostruzione è innegabile constatare che molti dei giocatori nella rosa attuale non faranno parte del futuro del Palermo, che deve ai suoi tifosi e alla propria storia un impegno maggiore, migliore e più continuativo. I miei sforzi e quelli della mia squadra sono intensamente rivolti alla costruzione del progetto del futuro visto che il presente che abbiamo ereditato non è all’altezza delle nostre aspettative». Il segnale programmatico è incoraggiante, ora andrà confermato dai fatti, dall’impegno economico e dalla capacità di creare un management tecnico di livello, svincolato da quello di Zamparini che a Palermo ha certamente concluso il suo ciclo.”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.