Corriere dello Sport: “Budan presenta Pastore alla Roma «Qualità ed eleganza. E’ il flaco. A Palermo…»”

Anche lui è rimasto abbagliato dalla luce proveniente dal talento di Javier Pastore. Per chi ha avuto la possibilità di stare sul campo a contatto con il centrocampista offensivo argentino, del resto, rimanere affascinati dalla classe e dai colpi ad effetto del “Flaco” rientra nella normalità. Il pronome “lui” è riferito a Igor Budan, compagno di Pastore a Palermo nella stagione 2009/10, in serie A. L’ex attaccante è stato testimone di due avvenimenti: del buonissimo impatto che Javier ha avuto con il calcio italiano dopo l’esperienza all’Huracan e della crescita costante, visibile nella quotidianità, di un astro nascente già proiettato nove anni fa verso un futuro da top player: «Ricordo che un giorno, nel corso di uno degli allenamenti a Palermo alle dipendenze di Zenga, durante un torello fece due tunnel allo stesso compagno. Ho ancora in mente quell’immagine perché mi colpì la facilità con la quale eseguì quel gesto. Era solo uno dei tanti pezzi di un repertorio che la gente ammirava dagli spalti».
COMPLIMENTI. Il bagaglio tecnico superiore alla media di un giocatore che ha sempre dato del tu al pallone ha fatto vibrare le corde emotive di Budan: «Si è notato subito che Pastore aveva un talento notevole e ci hanno colpito immediatamente i suoi movimenti, la sua eleganza e la sensibilità nel tocco di palla – ha ammesso l’ex nazionale croato – già a Palermo si vedeva che sarebbe diventato un ottimo giocatore ma devo anche dire che in Sicilia non è arrivato un prodotto finito. Nel senso che Javier si è adattato con gradualità ai ritmi e ai tempi del calcio italiano e, passo dopo passo, è riuscito ad esprimere tutto il suo potenziale». Dopo una fase di rodaggio, è emersa a Palermo la grande qualità dell’ormai ex “tuttocampista” del Psg: «Sicuramente il trasferimento a Parigi e la possibilità di esibirsi in un palcoscenico europeo hanno sancito la consacrazione di Pastore. Che, all’inizio della sua esperienza in Italia, complice l’età non si era integrato subito nei meccanismi della nuova realtà calcistica. Con umiltà e spirito di sacrificio si è calato gradualmente nel nuovo contesto e, dopo i primi mesi di
apprendistato, è migliorato molto anche in termini di intensità lavorativa». L’esperienza maturata a Palermo è stata la base sulla quale ha costruito il suo percorso: «Il legame con Palermo – osserva Budan – è rimasto. La moglie Chiara è palermitana e c’è anche Balzaretti, suo compagno nel club rosanero e adesso nel gruppo dirigenziale della Roma. Javier non è esploso come Cavani a Parigi ma ha ancora margini di miglioramento e il suo trasferimento in giallorosso darà un ulteriore impulso alla sua parabola»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.