Baccaglini: «Qui con un progetto serio. Tutta la verità su Cascio ed il mio fondo»

Giornata importante oggi in casa Palermo: l’ex patron rosanero Maurizio Zamparini ha presentato il nuovo presidente Paul Baccaglini in conferenza stampa. Ecco tutte le dichiarazioni raccolte dalla redazione di Ilovepalermocalcio:

ZAMPARINI PRESENTA BACCAGLINI: «È un giorno molto più allegro per me di quando sono arrivato 15 anni fa. Quando ieri passavo nei corridoi mi dicevo “Mi dispiace che non sia più casa tua”. Io sono contento, sono felice di lasciare il Palermo in buone mani. La mia storia la conoscete, ho conosciuto Paul qualche mese fa quando sono stato avvicinato tramite Tacopina da Cascio. Con Frank non siamo arrivati a nessuna conclusione, con Paul abbiamo visto tutti i miei assets, da anni cercavo sul mercato internazionale e con mia grande soddisfazione lui si è messo a disposizione. Vive in Italia, siamo arrivati alla conclusione che c’è un interesse del suo fondo per tanti progetti, tra cui il Palermo calcio. Paul ama lo sport, gli ho spiegato le difficoltà che ho incontrato negli ultimi anni e dell’impossibilità di poter investire sia sulle strutture che sulla squadra. Ormai ho anche 76 anni, non posso affrontare più determinate situazioni perché sono stanco. Sono felice di mettere la mia esperienza di 30 di calcio a suo servizio, avrà solo la mia consulenza, non avrò funzioni all’interno. Costruirà lui tutta la struttura».

CESSIONE PALERMO: «Mi dispiace che in questi anni sia stata messa in discussione l’operazione di cessione della società, perché vuol dire che le persone non mi hanno conosciuto. Non ho mai detto una bugia, non ho mai promesso lo scudetto. Sono sempre stato onesto. Ho dei problemi di soldi per delle truffe che ho subito. Sono orgoglioso della mia gestione e del mio personale che mi ha aiutato tantissimo ed anche la città deve esserlo».

TIFOSI: «Aver subito, come tanti presidenti, tra cui De Laurentiis, degli insulti dalla tifoseria non è bello. Non ho rancore ma non è bello, dobbiamo prendere esempio dall’Inghilterra».

SOLDI INCASSATI: «Quanto mi ha dato sono cazzi miei, lui può dirvi quanto vuole investire. Io posso anche averglielo regalato».

BACCAGLINI SI PRESENTA: «Ringrazio Zamparini per la presentazione. L’aspetto legato alla gente di Palermo è la cosa più importante. Sono mesi che trattiamo. È stata un’operazione difficile, non solo per gli aspetti sportivi ma anche le infrastrutture e i posti di lavoro. Io partecipavo con una cordata americana guidata da Cascio, dove il mio gruppo era financial advisor».

SUI TIFOSI: «Dietro al Palermo calcio batte un cuore che si è articolato con il gruppo Zamparini, non sono solo i centri commerciali. Quando è saltata l’operazione con Cascio, a me il progetto continuava a piacere. Ho cercato di trovare lo spiraglio per realizzare questo sogno. È stato un duro lavoro. Arrivo qui con tanta energia e positività. Ho avuto un assaggio dei tifosi palermitani quando sono arrivato con Cascio, il popolo palermitano è composto da gente bellissima».

SU ZAMPARINI: «Zamparini è uno dei pochi italiani che ha creduto in un giovane come me. Io sono uno dei soci, ci sto mettendo la faccia. Il presidente è felice che sia io il nuovo patron».

PROGETTO: «L’Italia deve essere un Paese per giovani. Ci sono progetti meravigliosi che nascono in Italia. In America mi reputano già vecchio. Prima di chiudere voglio ringraziare nuovamente Zamparini. Sono convinto che il nostro operato non possa essere giudicato adesso, abbiamo un progetto. Dovranno farsi delle tappe, vedrete che sono la persona giusta. Io non mi aspetto la fiducia e l’amore dei tifosi adesso, ma voglio guadagnarmele con il mio progetto. Io darò tutto me stesso per guadagnarmi il rispetto di questa città».

FONDO D’INVESTIMENTO: «Il mio fondo? Nel mondo della finanza ci sono molti casi di omonimia. L’acquisto del Palermo va oltre il concetto di fondo. La forza di un fondo è fatta dalla costanza dei risultati. Non mi stupisce che si sia rincorsa una conferma con un nome eclatante, noi siamo una realtà dietro le quinte. Essere anonimi è un valore aggiunto. La forza del fondo la vedrete dai nostri progetti».

INCONTRO CON ORLANDO: «Giovedì incontrerò il sindaco per parlare di stadio e centro, se mi fanno il permesso io sono pronto a cominciare. Cercheremo di dare concretezza anche alla squadra di calcio, sperando di mantenere la A. Valuterete la concretezza del nostro operato nei prossimi mesi. La persona che doveva fare la due diligence sulla credibilità del fondo è solo Zamparini. Dovete fidarvi del suo giudizio».

PREZZO PER L’ACQUISTO: «Tutti i dettagli sono confidenziali e fanno parte dell’accordo che ho raggiunto con Zamparini. Il Palermo è inserito all’interno di una progettualità più grande. Non voglio parlare di cifre, quanto investiremo lo dirà il tempo. Lo stadio ed il centro sportivo sono il nostro primo obiettivo. Per quel che riguarda la squadra, dovrei mettere un turbante e dirvi vogliamo investire 100 milioni. Noi vogliamo massimizzare questa opportunità, vogliamo portare una mentalità americana. Sarà una nuova mentalità. La squadra ha degli elementi validi, ci sono degli aggiustamenti da fare. La mia fortuna è che ho Zamparini come consulente, ma non solo lui. Voglio una squadra, non nomi eclatanti che giustificano la nostra forza economica».

OBIETTIVO CAMPIONATO: «Una sfida semplice non da soddisfazione. Il progetto del Palermo calcio, non è una cosa che succede dal giorno alla notte. Sono qui per stare a lungo, per dare continuità. Alla squadra e i tifosi voglio dire che non ci saranno cambi di allenatore. Fino alla fine dell’anno questi siamo e questi restiamo. Il calendario è difficile, ma non proibitivo. Dobbiamo calarci in una mentalità vincente. Mentalità che dovranno avere anche le istituzioni per concedere le autorizzazioni. Dobbiamo crederci, abbiamo il destino nelle nostre mani. Oggi sono il presidente del palermo a 33 anni, volere è potere».

DUBBI SULL’ACCORDO: «Io presidente prima del closing? L’operazione che stiamo facendo è più articolata di quanto credete. Il cambio al vertice che non segue la prassi è legato al fatto che io e Zamparini abbiamo trovato l’accordo su tutto. Non è che schiocchi le dita e tutto succede. Sono trattative difficili. La mia nomina fa notare tutta la fiducia che Zamparini ha in me».

BACCAGLINI VICINO ALLA SQUADRA: «Quando il Palermo giocherà in casa starò tutta la settimana qui, mentre in trasferta li raggiungerò il sabato. Io voglio conoscere palermo, voglio un rapporto con l’amministrazione. Io ho un progetto. Io voglio essere sempre presente. Per quanto riguarda la struttura amministrativa ho visto che è solida, voglio adottare un modello anglosassone. Questa deve essere un’azienda solida».

STADIO E CENTRO SPORTIVO: «Sono due progetti bellissimi. Incontrerò le istituzioni questa settimana. Spero di riuscire a realizzarlo, sarebbe fantastico. Io ho una cultura americana, li se la squadra va male i tifosi non la seguono più. Qui i tifosi sono molto calorosi, anche se la squadra non va benissimo».

MANCATO INVESTIMENTO PRIMA DI GENNAIO: «Perché non siamo intervenuti a gennaio? È semplice. Durante la finestra di mercato invernale stavamo ancora trattando, non avevamo raggiunto l’accordo. Era impossibile investire. Zamparini ha fatto il mercato che ha potuto. Io non posso entrare nel dettaglio non ho molta esperienza nel mondo del calcio. Il Palermo va oltre la serie a o serie B, il Palermo è un progetto più grande. Se scendiamo in B faremo la squadra per risalire. L’eventuale retrocessione non distrugge il nostro progetto».
Parla Zamparini: «Se avessi avuto la forza di qualche anno fa, avrei fatto un mercato diverso. Io a gennaio non avevo la forza di fare il mercato. Salerno ha cercato ma non abbiamo raggiunto gli accordi, non avevamo grandi mezzi finanziari. Volevo chiudere la trattativa con Baccaglini prima. A gennaio non aveva senso pagare i brocchi. Lui sta già prendendo visione di tutto. Loro dovranno programmare tutto, sia la A che la B».

ANCORA SUL FONDO: «Voglio creare una struttura societaria nuova. Tra il mio fondo e il gruppo Zamparini è nata una partnership. Io a Palermo voglio riapplicare un modello vincente che è utilizzato in altri paesi. Voglio ringiovanire il mondo del calcio. Le sponsorizzazioni dall’estero potranno arrivare in maniera più frequente. In America ci sono un sacco di siciliani, a Brooklyn c’è una pizzeria con all’interno il simbolo del Palermo. La partita deve diventare uno spettacolo. Il “made in italy” è anche lo stemma del palermo calcio. Conosco molte culture, vedo il calcio in maniera diversa. Se il nostro progetto avrà successo verrà copiato sicuramente anche da altre società. Investire nel calcio inglese ha un margine di guadagno più piccolo. Qui si tratta di prendere perle che se lucidate possono diventare dei tesori. Anche l’Italia potrebbe cambiare marcia, l’Italia è un paese bellissimo. Non lo sfruttiamo abbastanza».

TORNA A PARLARE ZAMPARINI: «Non mi sono tolto un peso, mi sono tolto un amore. È stata una separazione difficile. Con Paul abbiamo un progetto importante che mi affascina molto. È un progetto per il mio paese».

BACCAGLINI SUI SUOI TATUAGGI: «Viviamo in un’era in cui ogni foto che postiamo su internet resta lì per sempre. Le foto che avete visto ieri sono di quando avevo 20 anni. A 20 anni volevo divertirmi, l’ho fatto anche con le iene. Comprendo la reazione dei tifosi, viviamo in un mondo fatto di etichette. Ho le mani tatuate, alcuni penseranno che sono drogato, un galeotto. Io lavoro nella finanza, le foto sono sempre state lì. Ho una credibilità che ho raggiunto con i risultati. Io chiedo solo di avere un’opportunità, non voglio già essere distrutto. Porto avanti un progetto trasparente. Non voglio dire che Messi verrà al palermo, infatti non verrà».

INTEGRITAS CAPITAL: «Il mio fondo si chiama Integritas-Capital. Su internet non troverete tante informazioni l, troverete solo che sono uno dei soci fondatori. Per quanto riguarda Frank l’ho sentito in questi mesi, ma ha le sue cose da fare in America. Lui ama tanto il Palermo, da noi chi ama il palermo troverà sempre le porte aperte. Potremo organizzare delle cose con Cascio. Ieri mi ha mandato un messaggio bellissimo. Farà sempre parte del progetto. Azionista di maggioranza? Sarò io. Non trovate sito? Bisogna registrarsi, non possiamo fare pubblicità. Avevo diversi fondi, ma adesso sono stanti fusi con Integritas».

OBIETTIVI SPORTIVI: «Palermo come Roma e Napoli? I risultati saranno la conseguenza del nostro progetto, stiamo gettando le basi. È un tutt’uno. Siamo qui per raggiungere il massimo degli obiettivi, ci vuole pazienza. Con un po’ di fortuna… “Why not…”».

COME LAVORANO I FONDI: «Il modus operandi dei fondi è quello di rilevare società in difficoltà, bonificarle e rivenderle. Nel nostro caso è un po’ diverso. Questa mentalità sbatte con il nostro progetto. Se poi faremo bene e arriverà qualcuno con delle cifre impressionanti, valuteremo. Se dovesse arrivare questa offerta, vuol dire che il palermo è diventato quello che vogliamo».

BUROCRAZIA: «Se ci saranno problemi con stadio salta accordo? Incontrerò anche il rettore dell’Università. La burocrazia è difficile, ma io sono sempre ottimista. Fatico a credere che le istituzioni possano ostacolare un progetto che valorizza il territorio. Se lo fanno vorrei capire il perché. Io credo che saremo noi a spiegare alle istituzioni cosa dovranno fare».

SU CASCIO: «Offerta Cascio era diversa dalla mia. Frank ha un rapporto con Tacopina. Cascio non si appoggiava al mio fondo, c’era un alto fondo Iron club (o clade). Io gestivo alcuni flussi, come se il palermo di cascio fosse stato uno dei miei clienti. L’operazione è fallita perché c’erano troppi elementi che strattonavano l’operazione da parti diverse. Il mio fondo fa diverse operazioni, svolgiamo diverse mansioni. Fidatevi di me e del presidente Maurizio Zamparini. Per noi parleranno i risultati».

STADIO: «Giovedì presenteremo un progetto conferme. Dialogo con la regione? È fondamentale. Bisogna parlare anche con le istituzioni, anche loro dovranno avere la stessa flessibilità. Anche i palermitani hanno grandi idee. Noi non siamo onniscienti. Dobbiamo diventare un collettivo».

ARRIVANO LE IENE, PASCA: «Non ha detto nulla della nottata che abbiamo trascorso insieme è stata dura?».

Baccaglini risponde: «Le Iene non potevano mancare. All’1.41 ieri hanno bussato alla mia porta. Apro in pigiama e trovo lui che mi chiede se sono disposto a tatuarti lo stemma del Palermo ed ho subito accettato. Loro hanno portato il tatuatore e mi sono tatuato lo stemma della mia nuova squadra. Solo io potevo accettare di farmi questo tatuaggio, poi volevano bussare alla porta di Zamparini ma gliel’ho sconsigliato».